Un vecchio adagio recita “prevenire è meglio che curare”. Per questa ragione, al fine di curare il proprio stato di salute, è molto importante effettuare periodicamente gli esami diagnostici di routine.
In questo modo, infatti, è possibile avere un’indicazione precisa sulla propria forma fisica ed eventuali precauzioni da prendere.
Quali sono gli esami diagnostici più importanti?
L‘esame del sangue è un esame che serve a monitorare i parametri fondamentali, suddivisi per fascia d’età e per tipologia di rischio. Questi esami diagnostici di routine, come emocromo e profilo metabolico, ma anche glicemia, colesterolo e trigliceridi consentono di valutare se tutti gli organi funzionano nel modo opportuno e, in caso di alterazioni evidenti dei valori, procedere con ulteriori indagini e verificare la presenza di eventuali patologie.
Anche l’elettrocardiogramma è un esame diagnostico da eseguire almeno una volta l’anno. Dopo i 40 anni, effettuare questo esame consente di diagnosticare una serie di disturbi e patologie cardiache, il cui sintomo principale è il fatto che il cuore batte in modo irregolare, troppo lentamente o troppo velocemente. L’elettrocardiogramma è consigliato ancor di più in presenza di fattori di rischio per cardiopatie (per fumatori, sedentari o ipertesi).
Controllare periodicamente lo stato di salute dei propri occhi è molto importante. Una visita oculistica periodica consente di intervenire su diversi difetti, correggendoli con piuttosto semplicemente. In caso di soggetti ipertesi, durante il controllo oculistico in ambulatorio sarà opportuno verificare la pressione dell’occhio e lo stato del fondo.
Questi appena elencati sono gli esami diagnostici preventivi consigliati per avere il proprio quadro clinico sotto controllo.
In caso di persone con patologie specifiche, invece, i controlli vanno fatti su indicazioni degli specialisti. Si tratterà, infatti, di esami diagnostici specialistici.